La risposta della signora ‘schiattosa’

Vengo chiamata direttamente in ballo in una serie di questioni ed allora….nonostante lo scarsissimo tempo…. è necessaria una risposta!!!

http://mobbing-genitoriale.blogspot.it/2015/06/pas-signore-schiattose-allassalto-di.html

  1. Ci si chiede, cioè: perché introdurre un concetto come la PAS, e la punibilità di chi la provoca, equivale a impedire la difesa delle donne, come sembra affermare la collega dr.ssa Pignotti? Che ci azzecca, anche questo?

È molto semplice e facilmente intuibile. Nel 90% circa di quei divorzi cosiddetti ‘conflittuali’ siamo davanti al maledetto fenomeno che va sotto il nome di Violenza Domestica, vera e propria ‘pandemia’ con effetti disastrosi sull’individuo, sulla famiglia e sull’intera società. La violenza domestica è agita nell’86% dei casi dagli uomini contro le donne. Di fatto quindi, la violenza maschile è un vero fenomeno sociale con impatto gravissimo sulla società. Nel 40-60% dei casi il marito violento diventa o è anche un padre violento e comunque, anche quando la violenza rimane contro la moglie, i figli sono vittime di ‘violenza assistita’ che provoca nel bambino gli stessi danni della violenza subita. In tutti questi casi, quando la donna trova la forza, perché non sempre succede, di chiedere il divorzio è evidente, normale ed anche OBBLIGATORIO che ella cerchi di proteggere i figli dal padre, che denunci il marito cercando di difendere sé stessa ed i figli e di avere protezione e Giustizia. E’ anche evidente che un bambino che ha subito violenza o ha visto, udito, percepito, la violenza del padre sulla madre o ne abbia anche solo visto i segni successivi, può non voler andare  dal padre, vederlo, parlargli, trascorrere il fine settimana solo con lui. Può avere paura di lui. Purtroppo il padre/marito violento tende molto più del padre ‘normale’ a chiedere la custodia del figlio e, nel 70% dei casi, la ottiene!

Questo è il capitolo più importante e pericoloso di tutto il complesso affare separazioni/divorzi.
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Federico, protetto dalla pioggia e dal vento

198246_3021576593337_1415183223_nPubblico l’appello di Antonella – Andiamo a Strasburgo


Giustizia per Federico Barakat – Raccolta fondi su BuonaCausa.org

Carissimo/a

mi permetto di inviarti queto link nella speranza di un tuo aiuto e nella diffusione a tutti i tuoi contatti ed alle persone sensibili ed impegnate contro la violenza su bambini nell’aiutare l’ associazione Federico nel cuore onlsu a raccogliere i fondi per finanziare sa la battaglia a Strasburgo a favore della dovuta giustizia per Federico sia a finanziare le attività che l’associazione sta mettendo in campo per combattere il fenomeno del figlicidio.

i ringrazio in anticipo per l’aiuto nel diffondere quest’iniziativa.

Grazie

Gentili Avvocati,

dal 28 aprile, quando ho pubblicato il primo articolo contro l’infelice presa di posizione di doppia difesa io, ma soprattutto Antonella Penati, siamo bersagliate da messaggi e prese di posizione veramente violenti. Mi piace chiarire, a proposito di Antonella presa di punta in un forum di avvocati,  quanto segue….

Gentili Avvocati,

leggo con profondo rammarico la lunghissima serie di botta e risposta tra alcuni di Voi e la Signora Penati, partita da un Suo intervento su un tema delicatissimo, la PAS, ma poi scivolata su un piano personale, a mio parere, inaccettabile. Non posso non disapprovare e condannare un atteggiamento così chiuso e di violento attacco ad una donna cui hanno assassinato un figlio ed a cui il nostro sistema di Giustizia non è riuscito (ancora) a rispondere, se non con posizioni veramente non condivisibili, almeno ai più. Continua a leggere

I reati inventati

Non possiamo non essere scandalizzati dalla proposta sostenuta dall’associazione Doppia difesa, nè dai contenuti portati avanti dalle due fondatrici.

Luisa Betti, nota giornalista da sempre impegnata nella lotta alla violenza contro donne e bambini risponde a Doppia difesa.

http://bettirossa.com/2015/05/13/hunzinker-e-bongiorno-chiedono-il-carcere-per-chi-si-macchia-di-un-reato-inesistente/

Credevamo che Doppia Difesa lavorasse a difesa delle donne

Credevamo che Doppia Difesa lavorasse per le donne, contro quel devastante fenomeno sociale che è la violenza maschile, la violenza domestica che rovina donne e bambini e procura danni immensi alla società!

Difficile quindi comprendere queste dichiarazioni dell’avvocato Bongiorno e di Michelle Hunziker:

“Oggi ad “È giornalismo” Giulia Bongiorno ed io con DOPPIA DIFESA, abbiamo presentato una proposta di legge che tutela i bambini dalla PAS sindrome da alienazione parentale. Troppo spesso durante le separazioni i genitori fanno l’errore terribile di usare il bambino come mezzo di ricatto parlando male del altro al bambino o peggio ancora non facendoglielo proprio più vedere. Il bambino oltre a soffrire tantissimo arriva talvolta a non voler più vedere il genitore “alienato”.

http://www.wdonna.it/michelle-hunziker-propone-una-legge-nuova-sulla-separazione/57307?

http://www.affaritaliani.it/sociale/minori-una-legge-per-tutelarli-in-caso-di-divorzio-ecco-la-proposta-di-bongiorno-hunziker-364403.html Continua a leggere

Periti e Magistrati: l’antitesi tra medicina forense e clinica!! lettera al Presidente dell’Ordine dei Medici, della FNOMCeO, della Società Italiana di Pediatria

Gentili Presidenti,

nel corso della mia attività medico-legale in ambito pediatrico ho potuto rendermi conto di alcuni aspetti che ritengo pericolosi per le persone e la società e che si pongono, forse e addirittura, come vere e proprie “ingerenze” verso l’arte medica.

E’ invalso infatti il malcostume, a mio parere, nelle aule dei nostri Tribunali di confondere l’ambito clinico con quello forense, dimenticando le profonde differenze tra i due approcci e, soprattutto, il diverso fine delle due attività. Continua a leggere

gentilmente, ditemi su che libri avete studiato

Ed adesso parliamo di Antonio, nome fittizio reale, non importa!

Di Antonio, di quel ragazzino, pare, portato via qualche giorno fa da 20 poliziotti che hanno sequestrato un’intera scuola fino al pomeriggio, fino a portarlo via, immagino esausto, alle 17.00 su due volanti partite a sirene spiegate per condurlo, di nuovo …. là dove Antonio non voleva andare: in questo moderno sistema di reclusione infantile che sono le Case Famiglia.

Di nuovo…. perché mi ricorda il bambino di Cittadella, i bambini di Battipaglia, la bambine italo-australiane e le lacrime di una bambina che al telefono urlava alla mamma di portarla via dalla casa famiglia.

http://www.ilcaffe.tv/articolo/12071/il-caso-del-bambino-prelevato-a-scuola-in-un-interrogazione-parlamentare  Continua a leggere