Sulla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo

Da quello che ho capito la situazioni in questione era molto peculiare. Non una coppia di omosessuali che vogliono adottare un bambino, ma una madre con un figlio regolarmente avuto da un uomo che, avendo deciso di vivere con una compagna, ha deciso di fare adottare il bambino da quest’ultima. quindi non un bambino senza babbo, ma un bambino con un babbo e due mamme. Avere due mamme, per la legge austriaca non è possibile, quindi per fare adottare il figlio dalla compagna, la madre naturale avrebbe dovuto rinunciare ai suoi diritti di madre. Per questo sono finiti a Strasburgo, non per altro. In questo caso, io non ho pregiudizi o critiche. Il bambino il suo babbo ce l’ha e nessuno gliel’ha tolto. Che lo frequenti o no, che venga da lui seguito  o no, il padre, almeno nell’immaginario esiste! Io vedo una grande differenza dal negare un genitore di sesso opposto ad un bambino. La Sentenza di Strasburgo per me, non intacca il vissuto emotivo, nè le più profonde basi dell’evoluzione della personalità del bambino, semplicemente affianca, alla madre, un’altra donna. e può essere anche giusto, anche utile. Se la madre vuole così ci sarà un perchè, visto che in genere le madri amano i figli. Pensiamo alle ricadute economiche di una adozione, tanto per parlare di cose facili ed immediate. Può darsi che la madre abbia pensato a questi o ad altri aspetti, che non conosciamo.  Cosa ben diversa è quello di cui parlavo io, e cioè il far nascere figli o adottarli da coppia di genitori dello stesso sesso. Dalla parte del bambino gli nega la possibilità di avere o una madre o un padre. Non confondiamo le cose! Pensiamo ai bambini.