PAS/PAD/PA o SAP e analoghi, teorie morte e sepolte, ma incombenti….quando sospettare che tale diagnosi ci stia cadendo addosso?

La PAS, è morta, definitivamente, inesorabilmente! Seppellita a fine settembre sotto un cumulo di menzogne, falsità, bugie, illazioni! Non solo perché non è stata inserita nel DSM-V, e chi dice che lo è dice semplicemente falsità!

Ma perché non è stata inserita per la seconda volta. La prima volta, in fin dei conti, erano pochi anni che era stata  “identificata”! Poteva non esserci stato il tempo di studiare, valutare, esaminare. ma ora….dopo tanti anni…il tempo c’è stato eccome! Eppure nessuna evidenza è stata riportata! Nessuno studio ha dimostrato niente! Nessun dato è stato prodotto a suo sostegno! Né Gardner, nei 19 anni dalla “scoperta” sino alla sua morte, né alcuno dei suoi seguaci è stato capace di fornire alla comunità scientifica un unico studio serio a suo sostegno. Il campo della PAS può dirsi, quindi, definitivamente sepolto.

Non vi è alcun riconoscimento della Comunità scientifica internazionale della PAS. Ma solo pochi sparuti “esperti” locali, che, per l’appunto, hanno fondato su tale costrutto la loro carriera. Questo li pone in situazione di conflitto di interesse e, pertanto, nella comunità scientifica non sono giudicati attendibili. E tali dovrebbero essere considerati anche dai Tribunali. Ricordiamoci anche che lo stesso Gardner non fu più ammesso come Consulente nei Tribunali per l’enorme business che la sua “scoperta scientifica” ed il continuare a perorarla, gli aveva creato. Ricordiamoci che non ha alcun valore una pubblicazione auto-pubblicata o autofinanziata,  è semplicemente l’opinione di un singolo; che Società Scientifiche ed organismi ben più importanti della SINPIA (che pare l’unica società a sostenerla al mondo..)  almeno in termini numerici, hanno rigettato la PAS insieme ad organismi di procuratori e magistrati. Di fatto, nel settembre us con la totale ricusazione della PAS nel DSM V se ne è sancito il seppellimento tra gli “imbarazzanti capitoli della storia del sistema giudiziario statunitense”.

Dire che la PAS è entrata nel DSM-V o che era nel DSM-IV è una bugia! Viene citata in asse IV tra i problemi relazionali, non in asse 1 o 2, cioè tra le patologie. È riportata tra i problemi che si possono incontrare nella vita (perdita di un congiunto, problemi di lavoro, analfabetismo, disaccordo coi colleghi, insegnanti, pensionamento etc…), importanti perché influenzano diagnosi e terapia di disturbi, descritti in asse I o II, ma non “malattie” di per sé.

La PAS/PAD con tutti i suoi correlati, non sono altro che un enorme affare legale, alla base di un enorme fiume di denaro che scorre tra le tasche dei professionisti coinvolti ingannando e tormentando famiglie e tribunali.

La PAS è stata rigettata dalla intera comunità scientifica, continua ad essere promulgata solo da chi, negli ultimi 20 anni, si è costruito una professione su questa base melmosa e scivolosa e la vuole difendere.  

La PAS non ha alcuna base scientifica e NON DEVE essere usata nei Tribunali perché crea danno enorme ai bambini ed alle donne (e qualche padre) vittime di violenza intra-familiare che continua, grazie ad essa, imperterrita dopo la separazione, proprio attraverso i figli, in modo da punire gli ex-.

Il figlio finisce nelle mani del genitore maltrattante (in genere il padre) che si fa  scudo, per il rifiuto del bambino (risultato dei suoi comportamenti), con un costrutto ipotetico e fantasioso “la manipolazione materna”, arrivando ad ottenere la custodia dei figli che vengono strappati al genitore protettivo per essere consegnati, come strumenti di tortura ed oggetti di maltrattamento, proprio all’abusante.

Per l’enorme pericolo per i bambini e le  donne, la PAS ed i suoi analoghi,  non devono mai più entrare nei Tribunali, volti all’accertamento di fatti e comportamenti e non di costrutti fantasiosi nei quali naufragano irrimediabilmente con effetti devastanti.

La PAS NON DEVE ESSERE utilizzata, neanche, per individuare un problema relazionale molto frequente, come qualcuno dice, perché il problema non è la PAS in sé, ma il costrutto su cui poggia. Pertanto, sebbene oggi venga proposta con altre dizioni, il problema rimane il presupposto tautologicamente ammesso che ” se c’è rifiuto, ci deve essere alienazione, se c’è alienazione questa deve essere indotta dalla madre”, “se si elimina la madre, si elimina la alienazione”!

Indipendentemente dal nome che si usi, PAS, PAD; PA; SAP…, si tenga presente che:

  • se siamo di fronte ad un tentativo di minimizzare o impedire o ritardare indagini per sospetta violenza domestica siamo di fronte alla PAS;
  • se la custodia o l’affidamento dei figli viene dato ad un padre aggressivo, prepotente mentre viene sospesa, fino alla totale interruzione degli incontri ad una madre accudente, protettiva, spesso etichettata come “iperprotettiva”, “invischiante”, “ipertutelante” o con presunti disturbi di tipo’“istrionico” o “isterico”, peraltro MAI sospettati prima, siamo di fronte alla PAS;
  •  se il rifiuto del bambino viene in fretta etichettato come dovuto ad una madre alienante, senza alcun dubbio né impostare diagnosi differenziali, privandolo del necessario ascolto, o dimostrando incomprensione verso ciò che il bambino sta dicendo, siamo di fronte alla PAS!
  •  se ai fatti ed agli avvenimenti, che il bambino racconta, non viene dato peso e non vengono neanche esaminati, considerando “ininfluenti” e, quindi, il rifiuto, per definizione “ingiustificato”…..siamo davanti alla sciagurata PAS!