Ecco il link del programma di Radio Popolare sulla tristissima vicenda di Federico, splendida creatura
http://www.radiopopolare.it/podcast/giustizia-per-federico/
Ecco il link del programma di Radio Popolare sulla tristissima vicenda di Federico, splendida creatura
http://www.radiopopolare.it/podcast/giustizia-per-federico/
“….le considerazioni politiche che avevano influenzato le decisioni delle autorità italiane – e cioè che i ricorrenti avevano tentato di aggirare il divieto di fecondazione eterologa in Italia e le norme in materia di adozione internazionale – non dovevano prevalere sull’interesse superiore del bambino, nonostante l’assenza di qualsiasi relazione biologica fra i tre e il breve periodo durante il quale i ricorrenti se ne erano presi cura. Ribadendo che la rimozione di un bambino dal contesto familiare è una misura estrema giustificabile solo in caso di pericolo immediato per quel minore, la Camera ha ritenuto che, in questo caso, non persistevano tali condizioni urgenti.‘
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=20890
Quando dico che è proprio la mentalità imperante nei Tribunali Italiani che non va intendo questo. Continua a leggere
Col termine Step-child adoption si intende un istituto nato nei paesi anglosassoni che permette di adottare il figlio biologico o adottivo del partner. Viene principalmente utilizzata per sistemare giuridicamente bambini nati da tecniche di fecondazione assistita o da maternità surrogata, molti dei quali figli di omosessuali.
L’Italia, come altri paesi europei (Germania, Finlandia) non permette l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali ma recentemente il Tribunale di Roma ha dato parere favorevole a quella di una bambina, figlia naturale di una donna omosessuale, da parte della sua compagna e questo per, si dice, garantire i diritti di questa bambina. Ha quindi permesso proprio la step-child adoption. Continua a leggere
Pubblico volentieri questo bell’articolo di un fenomenale studioso che scrive articoli di grande attualità e di enorme spessore culturale. Questa volta il Ricciocorno volge attenzione ad Antonella ed alla sua terribile storia.
Ed ha ragione!!! Continua a leggere
Uno degli errori più gravi e più diffusi dei Tribunali nei confronti dell’infanzia è confondere il genitore con il bambino o meglio dimenticarlo di fronte alla preponderante figura del genitore, e di conseguenza, in sostanza, per punire il genitore, punire il bambino: hai fatto questo: ti levo il figlio!!!.
Sulla base di tale atteggiamento, che tradisce una profonda disattenzione verso l’infanzia, accade che, a fronte di madri che si comportano male verso l’ex-marito, la famiglia, i figli venga loro tolto il bambino incuranti delle vere esigenze di quest’ultimo, di dove il bambino stia bene, di dove voglia stare, con chi, di quali siano le sue priorità che non necessariamente coincidono con quelle della legge; identica situazione può verificarsi per entrambi i genitori insieme oppure, anche se molto raramente, del padre. In sostanza, di fronte ad errori, situazioni discutibili etc dei genitori, soprattutto della madre, prima si porta loro via il bambino e poi si vede.
Come se quel bambino fosse un soprammobile. Dove lo metto sta!!! Lo spolvero ogni tanto, e poi ci penseremo! Continua a leggere
Vengo chiamata direttamente in ballo in una serie di questioni ed allora….nonostante lo scarsissimo tempo…. è necessaria una risposta!!!
http://mobbing-genitoriale.blogspot.it/2015/06/pas-signore-schiattose-allassalto-di.html
È molto semplice e facilmente intuibile. Nel 90% circa di quei divorzi cosiddetti ‘conflittuali’ siamo davanti al maledetto fenomeno che va sotto il nome di Violenza Domestica, vera e propria ‘pandemia’ con effetti disastrosi sull’individuo, sulla famiglia e sull’intera società. La violenza domestica è agita nell’86% dei casi dagli uomini contro le donne. Di fatto quindi, la violenza maschile è un vero fenomeno sociale con impatto gravissimo sulla società. Nel 40-60% dei casi il marito violento diventa o è anche un padre violento e comunque, anche quando la violenza rimane contro la moglie, i figli sono vittime di ‘violenza assistita’ che provoca nel bambino gli stessi danni della violenza subita. In tutti questi casi, quando la donna trova la forza, perché non sempre succede, di chiedere il divorzio è evidente, normale ed anche OBBLIGATORIO che ella cerchi di proteggere i figli dal padre, che denunci il marito cercando di difendere sé stessa ed i figli e di avere protezione e Giustizia. E’ anche evidente che un bambino che ha subito violenza o ha visto, udito, percepito, la violenza del padre sulla madre o ne abbia anche solo visto i segni successivi, può non voler andare dal padre, vederlo, parlargli, trascorrere il fine settimana solo con lui. Può avere paura di lui. Purtroppo il padre/marito violento tende molto più del padre ‘normale’ a chiedere la custodia del figlio e, nel 70% dei casi, la ottiene!
Questo è il capitolo più importante e pericoloso di tutto il complesso affare separazioni/divorzi.
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Pubblico l’appello di Antonella – Andiamo a Strasburgo
Giustizia per Federico Barakat – Raccolta fondi su BuonaCausa.org
Carissimo/a
mi permetto di inviarti queto link nella speranza di un tuo aiuto e nella diffusione a tutti i tuoi contatti ed alle persone sensibili ed impegnate contro la violenza su bambini nell’aiutare l’ associazione Federico nel cuore onlsu a raccogliere i fondi per finanziare sa la battaglia a Strasburgo a favore della dovuta giustizia per Federico sia a finanziare le attività che l’associazione sta mettendo in campo per combattere il fenomeno del figlicidio.
i ringrazio in anticipo per l’aiuto nel diffondere quest’iniziativa.
Grazie
dal 28 aprile, quando ho pubblicato il primo articolo contro l’infelice presa di posizione di doppia difesa io, ma soprattutto Antonella Penati, siamo bersagliate da messaggi e prese di posizione veramente violenti. Mi piace chiarire, a proposito di Antonella presa di punta in un forum di avvocati, quanto segue….
Gentili Avvocati,
leggo con profondo rammarico la lunghissima serie di botta e risposta tra alcuni di Voi e la Signora Penati, partita da un Suo intervento su un tema delicatissimo, la PAS, ma poi scivolata su un piano personale, a mio parere, inaccettabile. Non posso non disapprovare e condannare un atteggiamento così chiuso e di violento attacco ad una donna cui hanno assassinato un figlio ed a cui il nostro sistema di Giustizia non è riuscito (ancora) a rispondere, se non con posizioni veramente non condivisibili, almeno ai più. Continua a leggere