Quanto odio in quel “razza materna”…..

Mi addolora tanta incomprensione e tanta inquietudine!

Che c’è? Non siamo in guerra! E nessuno vince! Non si possono ascoltare opinioni diverse? Che malessere tremendo che si legge tra le righe……commenti compresi….

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.adiantum.it%2Fpublic%2F3429-manifesto-della-razza-materna.-se-la-famiglia-si-spacca%2C-i-figli-stanno-con-la-madre.asp%23.UiRVP-WMsD0.facebook&h=JAQHkfXxz 

  1. Le mamme non sono una “razza”, ma appartengono ad un “genere”. Le razze nella specie umana sono la nera, la bianca, la gialla, la rossa….e tutte fanno il mondo più bello e divertente;
  2. Per l’appunto non siamo ermafroditi e i bambini hanno SEMPRE una mamma ed un babbo, la mamma ha una precisa funzione, il babbo un’altra;
  3. Se questo articolo solleva tanta acredine, semplicemente ricordando l’umana naturalità,  tanto da andare a ricercare le mie foto di 10 anni fa…chissà perché poi…significa che ha colpito nel segno: la volontà è distruggere le madri, ammantata di un ipocrita mantello di “ bigenitorialità”;
  4. 80 anni fa le donne dovevano tirare su figli “per la patria”, non avevano alcun diritto ma solo infiniti doveri, e non contavano niente, come i loro figli, a meno che non avessero un bravo marito, che fungeva da vero capofamiglia e li difendeva. Ricordo il modo orribile con cui furono dal marito/padre condannati a morte la prima moglie ed il primo figlio di Mussolini. L’unico aspetto positivo di quell’epoca per quanto riguarda la maternità era che veniva almeno riconosciuto il bisogno dei bambini piccoli di rimanere accanto alle madri, almeno per quanto ne so.
  5. Il cammino verso la civiltà e lo sviluppo si avvale dell’uso della tecnologia ma per vivere meglio e favorire le nostre naturali capacità e possibilità; non viceversa per distruggere la nostra natura o le basi biologiche su cui siamo costruiti. Basi che, tra l’altro, sono meravigliose, basta accettarle;
  6. I riferimenti alla genetica ed ai moderni studi di fisiologia e biologia, attraverso neuroimaging e studi su animali….beh! un vero esperto è proprio quello che riporta alla comune attenzione  ciò che la scienza ha dimostrato…non le sue chiacchiere o le sue, forse autorevoli, ma personali e paurosamente soggettive e pertanto opinabili, opinioni!

Nello specifico che riguarda la sottoscritta, ricordo che:

  1. Ho un pesante curriculum che è stato e sarà sempre giudicato da professionisti e maestri della pediatria, della medicina, della filosofia, della bioetica e da questi  non è MAI stato criticato o dileggiato o messo in discussione;
  2. In virtù di questo curriculum sono stata nominata esperta del Ministero della Salute insieme al Presidente della Società Italiana di Neonatologia proprio per la Commissione Salute della Donna e proprio per il gruppo Percorso Nascita per il quale quindi il Ministro riteneva avessi cose interessanti da dire;
  3. Per la legge sulla trasparenza il CV della sottoscritta è visibile sulla home page dell’AOU Meyer, centro di riferimento nazionale per le cure e l’assistenza al bambino ed alla famiglia, la cui portata culturale e sanitaria è indiscutibile, o sul sito web della sottoscritta all’indirizzo www.mariaserenellapignotti.it  diviso in più pagine;
  4. Preme puntualizzare che, a differenza di altri spesso da taluni citati, le 65 pubblicazioni in italiano e le 40 in inglese della sottoscritta, sono state TUTTE sottoposte al processo di peer review, cioè di anonima valutazione della qualità, completezza, imparzialità e pubblicabilità dei contenuti scientifici;
  5. Altrettanto dicasi per i 9 tra libri e capitoli di libri, tutti pubblicati da case editrici non di mia proprietà e non a spese mie, o per volumi curati da altri;
  6. Accetto sempre le critiche costruttive purché circostanziate, altrimenti ritengo di essere di fronte a  semplici  maldicenze, assolutamente insignificanti;
  7. Ci sono molte foto della sottoscritta sul web, ad es del più recente convegno della PAS (dove PAS sta per Pediatric Academic Society, tanto per distinguere tra la scienza vera e scienza-spazzatura) alle Hawai, dove abbiamo presentato un poster degli unici 3 italiani accettati, oppure, sempre per es, del successivo convegno PAS a Vancouver Canada, dove abbiamo presentato due poster frutto di collaborazioni internazionali con validissimi studiosi esteri… non importava andare al vecchio Meyer dove fui intervistata da un giornalista olandese, non tedesco, quando, 10 anni fa, parlavamo già di concetti quali la specificità di ogni diade mamma/feto-bambino o il ruolo dei genitori, poi acquisiti dalla AAP (American Academy of Pediatric – la più grande società scientifica pediatrica del mondo) e pubblicati nella LORO CONSENSUS del 2009 con la nostra precisa referenza, riportando “virgolettate” le parole del lavoro della sottoscritta e del collega (Daniel G. Batton and Committee on Fetus and Newborn. Antenatal Counseling Regarding Resuscitation at an Extremely Low Gestational Age. Pediatrics 2009;124;422-427). Il perché della scelta di quella precisa antica foto,  che peraltro mi ha regalato il ricordo di me stessa 10 anni fa al nostro vecchio ospedalino, con l’errore di riferimento al popolo tedesco….non ci è dato comprendere!

Scusate l’autodifesa ma, …ben disposta ad un dibattito scientifico, purché esso sia tale, con specifiche referenze tratte da accreditate riviste scientifiche internazionali, dati certi, dimostrati e verificabili, ragionamenti analizzabili alla luce di prove statisticamente significative, riproducibili ed inconfutabili. Il resto, signori, perdonate ma non mi interessa…..è spazzatura!