L’apologia della PAS

http://www.alienazione.genitoriale.com/i-bimbi-contesi-di-battipaglia-tornano-a-casa-affidati-al-padre-1-agosto-2014/

Solo per fare un esempio…l’Italia ne è infestata! E si veda la soddisfazione con cui se ne parla: ….portati via alla madre!!! Che soddisfazione !!!!! splendido rogo per le streghe del III millennio.

Ci raccontano pure, per via dei pregiudizi, che….durante la separazione, comunque  “nessuno ti porterà via i bambini“….!!! ma per favore!

Donne non denunciate! questo è il messaggio!!! tutte zitte! almeno rimaniamo accanto ai figli!

Questa la naturale evoluzione di una ideologia: la PAS! diagnosticata da due signore, poi distrutta dalla cassazione, allora diventa importante l’obesità che, come è noto curano bene assistenti sociali e monache, e poi compare un bel disturbo di personalità..a 50 anni! in una insegnante!!! Mai diagnosticato prima, soprattutto da istituti ben più competenti di un ctu: I servizi psichiatrici di zona! Mai diagnosticati da chi ha visitato la signora, ma magicamente diagnosticabili da uno psicologo leggendo le carte, senza neanche vedere la donna!!! Ecco l’apologia della PAS!!!

E questo padre mai impegnatosi dov’è???

Ma dove sono gli uomini che difendevano la famiglia, che, anche se bisticciavano, difendevano comunque la moglie, o …sempre comunque la madre dei propri figli? Ma dove sono finiti gli uomini che, pur con rabbia e risentimento, prima di dire “quella bietola di tua madre“…di fronte al visino del bambino, si fermavano a “quella B….”. ma dove è finita una tradizione millenaria di difesa delle mura domestiche a tutela della prole, di frecce lanciate fuori dal tepee. Non verso l’interno. Bambini uccisi a 18 mesi a coltellate, mogli e figli trucidati mentre si guarda l’italia in Brasile, bambini uccisi a coltellate e pistolettate durante gli incontri, PROTETTI PER FINTA, bambini strappati alle madri e reclusi in istituti che chiedono di morire. Bambini piccoli affidati, contro la loro volontà che non interessa a nessuno, a padri che non sono mai in casa e che dicono alla mamma, che non vedono mai…. “voglio morire, poi per favore muori anche tu, che così stiamo insieme sulla stellina!”.
Che è successo a questi uomini moderni? Che ci vogliono pure ubriacare con una fantomatica “nuova paternità”…..ma che comincino dall’antica e la onorino, e poi inventino il nuovo. Ma che è successo? O almeno che è successo a pochi, ma molto confusionari? E’ così stuzzicante l’idea di portare via i figli alla madri? Di privare della mamma i propri figli?….Senza alternativa alcuna! Non ci faranno mica credere che davvero si pensa ai surrogati di madri? Secoli di favole con matrigne maligne, avranno qualche base o no? Oppure altri? Monache, educatori, assistenti sociali….ma quando si muore, si ha paura, dolore…. si urla “mamma” non “assistente sociale” o “educatore” o “giudice” o “monaca“…ma che ci vogliono far credere!!! E dove sono le Istituzioni che dovrebbero garantire ad ogni bambino la sua famiglia, la madre, in primis! Soprattutto ai piccolini….
Poveri uomini malati di misoginia, povere istituzioni affette gravemente da misoginia, donne di legge e di stato comprese, senza il cuore di capire le donne, ed i loro bambini, il significato della maternità! Che non hanno capito che babbo e mamma sono uguali dinanzi alla legge ma non dinanzi ai bambini, seppur entrambi tanto importanti!
Chi toglie la mamma ai suoi bambini, o ai bambini in generale è una persona amorale, crudele, cattiva! Che fa un danno, a quella famiglia ed alla società, infinito! Che condanna i bambini ad un dolore e ad un trauma infinito! Se poi, per disgrazia, quella madre era l’unico genitore protettivo, come può succedere soprattutto nel contesto di denunce di abuso anche se non dimostrate, il destino del bambino è segnato. ricordiamoci che gli studi dicono che sono i padri abusanti che chiedono la custodia dei figli,non quelli normali, e, purtroppo, la ottengono nel 70% dei casi. E se quel bambino voleva la sua mamma, una ragione ci sarà, che non si diagnostica a suon di disegni dementi di alberi e lune ma con l’osservazione, l’ascolto vero e la comprensione; l’accoglimento, l’abbraccio! la fiducia!

Il dolore di un bambino che non può e non riesce a raggiungere la sua mamma è infinito! E’ un dolore inumano, che lascerà una traccia infinita, per sempre! Non solo in lui e nella sua famiglia, ma nella società! e che pagheremo tutti, non solo quel povero bambino e la sua mamma.

Che Dio li punisca, questi adulti malvagi e culturalmente incapaci, non ho altra considerazione! scusatemi……