Quando meno te lo aspetti: il “minore” diventa ben maggiore degli adulti…

A chi parla degli “infradiciottenni” come “minori”, dimenticando che l’esatto termine sarebbe “minorenni” o “minori di età” e mostrando come, gira e rigira l’inconscio percorra strade imperscrutabili…..a chi ritiene che i bambini ed i ragazzi  siano “oggetti da curare” e non “soggetti di cura” perchè “manipolabili, plagiabili, influenzabili” da infiniti essere malvagi che girano loro intorno (generalmente le madri, ma a volte anche i padri)… fino a considerarli veri e propri “idioti morali“, nel senso inteso dai filosofi. Idioti perchè privi di cognizione e dello stato morale della persona umana, in quanto piccoli… o con lo stato morale delle persone “piccole”, mai definito … fino a farne oggetto di terapie violente di “resettaggio psicologico” internando in comunità chiuse, privando degli affetti, dei contatti, del tessuto sociale di appartenenza per il “loro supremo interesse“…. Continua a leggere

E violentato – perché di violenza si tratta ….

Credo valga la pena ricordare l’interrogazione parlamentare dell’On. Borghesi dell’IDV dell’ottobre 2012, in conseguenza dei fatti di Cittadella, quando il bambino fu vittima di un vero e proprio raid in classe per essere trasferito ed internato in una comunità.

“Lo Stato che ha violato il primario presidio di educazione alla legalità, che è  la Scuola. E violentato – perché di violenza si tratta –  uno dei suoi figli più fragili, un bambino vittima di un forte disagio….”

Questo bambino, e molti altri, aspetta ancora giustizia e scuse.

Le domande piene di paura dei bambini, riportate nella interrogazione, come altrettante domande di genitori impauriti che si erano rivolti alle Istituzioni per averne difesa e che si trovano imputati e violentati, parlano più di ogni altra parola.

Quando le istituzioni più importanti e preposte alla difesa dei piccoli, entrano in scena per fare del male -il padre, il tribunale, la polizia, i servizi sociali…., il trauma psicologico è, a mio parere, non rimarginabile ed i suoi effetti sul singolo e sulla società incommensurabili!

http://www.italiadeivalori.it/?p=21152

Gentile Ministro Orlando…

Gentile Signor Ministro,

Intervengo brevemente sulla Sua risposta alla interrogazione dell’On. Angelo Cera che ha per oggetto la vita intera, presente e futura, di due bambini.

Lei sostiene, come la Corte di Appello, che la revoca del collocamento presso una struttura comunitaria non era possibile perché “…si sarebbe posta in contrasto col prevalente interesse dei minori al graduale recupero dei rapporti con i genitori e avrebbe potuto sbilanciare in modo pregiudizievole per i piccoli l’equilibrio faticosamente raggiunto negli ultimi mesi”.

Da cosa Lei evince che l’interesse prevalente di due bambini sia il “graduale recupero dei rapporti con i genitori”? Continua a leggere

Tra amarezza e chiarezza: risposta ad un “esperto”.

Gentile Dottore, è interessante riflettere su quanto lei dice…. a lei i contenuti della PAS paiono convincenti? Allora faccia la cortesia di spiegarceli… Purtroppo, uno dei problemi della PAS (e dei suoi sostenitori) è proprio quello di non avere contenuti.

Semplicemente, di fronte al rifiuto di un bambino di trascorrere tempo con un genitore viene tautologicamente assunto che “sia colpa certamente dell’altro genitore e che tutto quello che dice il bambino sia falso“! Punto! Non c’è altro contenuto, rivelando così l’enorme problema del genitore cosiddetto alienato come dell’esaminatore: l’incapacità a criticare in modo costruttivo il proprio comportamento e la relazione che questi ha costruito col figlio. Continua a leggere

il Dr Gardner e la PAS siano solo una “nota patetica” della Psichiatria

Un commento sul suicidio del dottor Richard Gardner rilasciato dall’ultimo uomo che lo ha esaminato, l’avvocato Richard Ducote:

La Sindrome di Alienazione Genitoriale è un falso, una frode pro-pedofilia inventata da Richard Gardner. Sono stato l’ultimo avvocato ad esaminare Gardner. In Paterson, New Jersey, egli ha ammesso di non aver parlato con il preside della facoltà di medicina della Columbia da oltre 15 anni , e di non aver avuto rapporti privilegiati con l’ospedale per oltre 25 anni. Non ha avuto incarichi dai Tribunali per decenni. Continua a leggere

Macchè mamma e babbo: genitore 1 e genitore 2…

“..Arriva dritta da Venezia dove nei giorni scorsi Camilla Seibezzi, delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le pari opportunità, ha avanzato l’illuminata proposta di sostituire a mamma e papà i termini «genitore 1» e «genitore 2», per non fare torto alle coppie omosessuali, che diversamente avrebbero corso il rischio di sentirsi di serie «B». Inutile dire che l’idea è piaciuta tantissimo al ministro Cécile Kyenge che fieramente nei giorni scorsi ha affermato di essersi «sempre battuta per le pari opportunità» e si è detta pronta – anche in questo caso – a garantire appoggio all’iniziativa….”

Ma io dico…questi signori non si rendono conto che il termine “padre” e “madre” sono riferiti ad un bambino, e che, quindi….è al bambino….che si deve render conto! Non agli adulti!

Dei diritti delle coppie omosessuali, eterosessuali, bisessuali, quadrusessuali, quadrupedi, bipedi, ermafroditi…non ce ne può importare di meno. Le pari opportunità sono un diritto riferito ai generi maschile e femminile……..non alla popolazione di bambini. Continua a leggere

Quel gran brutto pasticcio della Consulenza Tecnica Psicologica

È  tutta la struttura della CTU che non va.

Primo tra tutti il ricorso ad essa su larga scala, praticamente SEMPRE, come se spesso non potesse bastare il giudizio di un magistrato equilibrato e di buon senso, dotato di capacità umane e relazionali normali, con un vissuto “umano” dentro di sé. Le CTU non vanno fatte, semplicemente. Ci sarà qualche caso, sporadico, in cui ci vuole l’opera di un “esperto”, ma nella stragrande maggioranza dei casi, ma che ci importa di sapere quali sfumature di carattere ha un genitore, da quando in qua ci vuole la patente di genitore per tirare su i figli. E poi, quand’anche si sappia che il padre è un ansioso e la madre ha conflitti irrisolti? che si fa? gli si leva i bambini? stanno meglio in comunità? E quei consulenti stessi, che storia di “genitore” hanno per andare a dare giudizi morali sugli altri: chi neanche sa cosa significhi avere figli! chi non è neanche sposato! chi ha enormi problemi con i propri di figli! chi ha separazioni drammatiche addosso! chi viene da storie personali altrettanto drammatiche. …ma.. minimo dovrebbero prima essere loro esaminati, altrimenti sai che “controtransfert” viene fuori…Chi valuta quali e quante “emozioni proprie” il consulente getti sui periziandi? Per non parlare dei fatti noti di consulenti che sono anche “impastati” con case famiglia, o addirittura ne sono fondatori o soci… Ma questa è l’Italia dei conflitti di interesse e tutto ciò non scandalizza! Continua a leggere

La violenza contro le donne – 6 giugno 2013

in 10 minuti…..dagli ostacoli all’interruzione di gravidanza, alla medicina materno-fetale, al consenso/permesso alle cure del proprio bambino, al diritto di crescerlo, educarlo, custodirlo, ai sequestri dei bambini….le molte facce della violenza contro le donne…

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