Nulla è cambiato! Siamo sempre alle solite: il bambino pacco postale e gli ordini di un Tribunale cieco, incapace di tutela all’infanzia.

Siamo alle solite: la bambina non vuole vedere il padre che, guarda caso, la madre ha denunciato per maltrattamenti ed arriva la solita psicologa, armata di un potere immane conferitogli ‘in nome del popolo italiano’, che decide, in nomine patris, di separarla brutalmente (con la forza ed il terrore) dalla madre, dal suo ambiente, dagli amici, dalla parrocchia, dalla scuola, dagli zii, dal suo quartiere etc… per segregarla in una ‘casa famiglia’ scelta tra una rosa che sceglie lei.

Immagino che, come da protocollo seguirebbero mesi (anni) di totale distacco dalla famiglia che lei ama, da tutto il suo ambiente nel quale si trova benissimo. Seguiti poi da infiniti, inutili, disarmanti, umilianti ‘incontri protetti‘ (protetti non si sa da chi, visto che li proteggono loro che sono quelli da cui il piccolo andrebbe protetto).

Incontri protetti ‘variegati’ con mille tonalità: liberi, semiliberi, in ambiente neutro, per la strada, a casa della madre, alla presenza di un ‘educatore’, spesso un ragazzino che ha fatto i 3 anni di corso di laurea in scienze dell’educazione, con contratto a termine di tipo privato (mai fatto concorso pubblico) a volte persona più matura, generalmente gni volta diverso, in una infinita carambola di tempi e luoghi: un giorno al mese, uno alla settimana, due pomeriggi ogni 15 gg, con pernottamento, ma spesso no per mesi e anni.. e così via in una infinita varietà di piani di ‘riavvicinamento’ che non servono a niente se non a continuare una tortura immane.

Uno scempio di umanità, una vergogna tutta italiana, nel finto paese della maternità!!!

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Qualcosa di più del solo patriarcato….

‘Il femminicidio è un omicidio di Stato, per lo Stato non ci tutela perché non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere….. “I mostri non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza, ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling”.

“Nessun uomo è buono se non scardina questa cultura”

“Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. Viene spesso detto ‘non tutti gli uomini’. Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto. È responsabilità degli uomini in questa società patriarcale dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici e colleghi non appena sentono il minimo accenno di violenza sessista”. Elena Cecchettin

L’ondata mediatica che ha fatto seguito al femminicidio della giovanissima Giulia, lo scorso novembre, può, forse, forzare un po’ la cappa di indifferenza che ci ha accompagnato in questi anni di femminicidi e figlicidi, sempre più gravi, sempre più feroci, sempre più frequenti.

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Punire un neonato per punire la madre: il caso di Martina e di mille altre madri

Uno degli errori più  gravi e più diffusi dei Tribunali nei confronti dell’infanzia è confondere il genitore con il bambino o meglio dimenticarlo di fronte alla preponderante figura del genitore, e di conseguenza, in sostanza, per punire il genitore, punire il bambino: hai fatto questo: ti levo il figlio!!!.

Sulla base di tale atteggiamento, che tradisce una profonda disattenzione verso l’infanzia, accade che, a fronte di madri che si comportano male verso l’ex-marito, la famiglia, i figli venga loro tolto il bambino incuranti delle vere esigenze di quest’ultimo, di dove il bambino stia bene, di dove voglia stare, con chi, di quali siano le sue priorità che non necessariamente coincidono con quelle della legge; identica situazione può verificarsi per entrambi i genitori insieme oppure, anche se molto raramente, del padre. In sostanza, di fronte ad errori, situazioni discutibili etc dei genitori, soprattutto della madre, prima si porta loro via il bambino e poi si vede.

Come se quel bambino fosse un soprammobile. Dove lo metto sta!!! Lo spolvero ogni tanto, e poi ci penseremo! Continua a leggere

Quando meno te lo aspetti: il “minore” diventa ben maggiore degli adulti…

A chi parla degli “infradiciottenni” come “minori”, dimenticando che l’esatto termine sarebbe “minorenni” o “minori di età” e mostrando come, gira e rigira l’inconscio percorra strade imperscrutabili…..a chi ritiene che i bambini ed i ragazzi  siano “oggetti da curare” e non “soggetti di cura” perchè “manipolabili, plagiabili, influenzabili” da infiniti essere malvagi che girano loro intorno (generalmente le madri, ma a volte anche i padri)… fino a considerarli veri e propri “idioti morali“, nel senso inteso dai filosofi. Idioti perchè privi di cognizione e dello stato morale della persona umana, in quanto piccoli… o con lo stato morale delle persone “piccole”, mai definito … fino a farne oggetto di terapie violente di “resettaggio psicologico” internando in comunità chiuse, privando degli affetti, dei contatti, del tessuto sociale di appartenenza per il “loro supremo interesse“…. Continua a leggere

Il naturale legame madre-neonato

Il cucciolo d’uomo, come gli altri mammiferi, nasce con le competenze adeguate a nutrirsi e sopravvivere quando mantenuto vicino alla sua mamma. E’ in grado di muoversi, strusciare e raggiungere il capezzolo dove sfamarsi e trovare tutto il calore, il contenimento, il nutrimento che gli serve, esattamente come tutti i cuccioli che vediamo nascere, gatti, cani che dir si voglia. La mano dell’uomo nella natura deve servire a facilitare questi fenomeni naturali e ad eliminare il potenziale di danno e morte che la natura prevede ma non ad alterare il corso degli eventi. Questa neonata, semplicemente adagiata sul ventre materno, raggiunge da sola la mammella, il capezzolo, orientandosi nello sconcertante ambiente, ed inizia a cibarsi, con suzione e deglutizione adeguata senza alcun aiuto da parte degli adulti. Non riconoscere la sensorialità ed i comportamenti innati insiti in ognuno di noi porta solo a gravi danni, spreco di tempo e di risorse, infine a morbilità e mortalità assolutamente gratuite.

 

http://youtu.be/iIJcvATyM7A

Non si fanno piangere i bambini…..

I bambini non vanno lasciati piangere  nel loro letto, nell’intento di insegnare loro ad addormentarsi da soli. Questo altera l’armonico sviluppo del legame di attaccamento, alla mamma ed agli altri adulti accudenti, altera lo sviluppo della normale relazione di ricerca di accudimento, sostegno, fiducia nell’adulto, condizionando anche da grande la relazione sociale, con gli altri adulti. Continua a leggere